San Sperate, il paese sardo delle pietre sonore: musica dall’inizio del mondo

I prigioni di Michelangelo, le pietre urlanti dell’Armenia, le sculture sonore di Pinuccio Sciola…

“Volli liberare la voce delle pietre” scrive Sciola, nato nel piccolo paese di San Sperate, in Sardegna. Forse voleva liberare sé stesso, creando strumenti musicali di pietra, da tempo esposti in tutto il mondo, vivi nel giardino sonoro di San Sperate, il paese delle pietre sonore.

Le Pietre sonore di San Sperate

“Il suono è il primo elemento dell’universo” dice Sciola, e le sue parole sono l’eco dell’animo di artista, teso a vibrare del mistero dei tempi, di cui testimoni sono le pietre, la memoria della materia, memoria muta di milioni d’anni, voce cui dar voce.

Ed ecco gli strumenti di pietra, tanti da fiorire il giardino di San Sperate e mostre in tutto il mondo. Pietre da carezzare, e sprigionano suoni che davvero paiono l’anima del mondo: suoni fondi, profondi, suggestivi, come da caverne antiche. Suoni diversi se da basalto o da calcare. Suoni che Romeo Scaccia ha inciso in un cd, il “CANTICO DELLE PIETRE”. Respiro, Danza col fuoco, Luce e speranza…i titoli delle melodie evocano la strana bellezza del canto di pietra, e ad ascoltarlo pare venga da una profondità di noi, forse dall’arcaica memoria sepolta anche in noi, che attende la liberazione promessa da Sciola. Sono suoni d’acqua e di vento, di onde, di lontano, di un oltre e di un qui possente e celato.

‘Un giorno vorrei che tutte le mie sculture ridiventino parte dell’Universo. Per ora sono qui, nei miei laboratori all’aperto e nei luoghi in cui le ho piantate perché mettessero radici e tornassero a vivere. Mi auguro, però, che un giorno che non conosco, si ricongiungano al Cosmo, nel quale sono state generate'(Pinuccio Sciola).

Federica Mormando mentre fa suonare le Pietre sonore

La storia di Pinuccio Sciola

Da ragazzo vince una borsa di studio, che gli permette di frequentare l’Istituto d’Arte di Cagliari.

È l’inizio: seguono il Magistero d’arte di Firenze, l’Accademia Internazionale di Salisburgo, e via via un’interminabile serie di riconoscimenti, di mostre, di eventi.

È nel 1996 che le sue tecniche di incisione sperimentate realizzano le musicalità della pietra.

Le pietre sonore sono state presentate per la prima volta nel 1996 a Berchidda (il paese natale del musicista Paolo Fresu). Sono sculture (soprattutto calcari o basalti) che risuonano, accarezzate con le mani o con piccole rocce. Sulla roccia, Sciola pratica incisioni parallele, come grandi corde di un’arpa. Ma se l’arpa ha una forma che si ripete, le sculture di forme ne hanno tante: da quelle che paiono grattacieli a quelle semplicemente geometriche. Sculture che sono state anche scenografie, come per la Turandot di Puccini, rappresentata nel 2014 al Teatro Lirico Di Cagliari. Nei suoni delle pietre, la lunga nota che chiude la Turandot è anche di pietra.

La Turandot

 ( la foto Turandot viene da (https://www.mediterraneaonline.eu/wp)

Per chi volesse approfondire, http://www.pinucciosciola.it/

Il giardino sonoro è a San Sperate (Cagliari) Via Oriana Fallaci, info:  +39 324 5875094

Federica Mormando